Saint German
LA PAROLA Prendiamo ora la chiave e vediamo come il piano e il processo ora descritti, siano quelli con cui il mondo venne all’esistenza e come la terra e tutto quanto essa contiene, compresi te e i tuoi fratelli, non siate che manifestazioni esterne di un’idea, della mia Idea. LIBERAMENTE TRATTO DA https://www.fisicaquantistica.it/io-sono-conte-di-saint-germain/la-parola CONTE DI SAINT GERMAIN
Sappi innanzitutto che io, il Creatore, sono il Pensatore originario, l’Uno e l’Unico pensatore. Come è stato detto prima, l’uomo non pensa. Sono io che penso per mezzo del suo organismo. L’uomo crede di pensare, ma egli non fa che prendere i pensieri che Io attraggo a lui o ispiro alla sua mente, e ingannandosi intorno al loro reale significato e al loro scopo, egli costruisce su di essi un edificio personale, e con i desideri egoistici così suscitati, crea da se stesso tutti i suoi affanni, tutti i suoi guai.
Ma tutti questi apparenti errori, questi concetti falsi, questi intralci, sono in realtà soltanto ostacoli, che io metto sulla sua strada perché li superi e perché, appunto nello sforzo di superarli, egli sviluppi alfine un corpo e una mente forti e capaci di esprimere perfettamente e coscientemente questa mia idea, che agisce eternamente nella sua anima.
L’uomo è dunque soltanto l’organismo, che io preparo per potere, attraverso di esso, manifestare la perfezione della mia idea. Io semino nel cervello umano un’idea qualsiasi ed essa cresce, si sviluppa e giunge a completa maturazione, ma non finché l’uomo, non sia divenuto incapace di attaccare alcunchè di personale all’idea, che Io stesso gli ho ispirato, abbandonando a me la sua personalità.
In una delle altre mie rivelazioni, chiamata Bibbia, si parla molto della Parola, ma ben pochi, hanno compreso chiaramente ciò che intendo con questo. È detto che: “In principio era il Verbo, il Verbo era con Dio e il Verbo era Dio”.
Tutte le cose furono fatte da lui. Tu imparerai ora qui, come la mia Parola era in principio, come essa era con me e come essa era Io, ovvero me stesso; come tutte le cose furono fatte da me e dalla mia Parola e che senza di me e la mia Parola, nulla di quanto esiste, sarebbe stato fatto.
Orbene, la parola, secondo l’intelletto umano, è simbolo di un’idea, vale a dire rappresenta, dà corpo, esprime un’idea. Anche tu, uomo, sei una Parola, il simbolo di un’idea. Così come lo sono un diamante, una violetta, un cavallo. Se tu sei capace di scorgere l’idea dietro il simbolo, allora tu conosci l’anima. Quindi Parola, nella precedente citazione, significa Idea, un’idea latente, non manifestata, che aspetta di essere espressa o pensata in una forma o in un’altra.
La Parola che era in principio, era quindi la mia idea di me stesso, in espressione in un nuovo stato e condizione che tu chiami vita terrena. Questa idea era Io, la sostanza, l’essenza del mio Essere, che è esso stesso un’idea, l’Idea Una, originaria.
Tutte le cose, furono fatte da me, per mezzo dell’azione vitalizzante di questa mia Idea, pensata in espressione; nulla nella vita terrena fu o potrà mai essere espresso, senza avere la mia Idea come causa prima e fondamentale, come principio del suo essere. Questa mia idea, è ora in processo di sviluppo, e alcuni chiamano evoluzione questo processo.
Obbedendo all’impulso di esprimere la mia idea, celata dentro l’anima di ogni cosa ed essere vivente, precisamente così, io svilupperò tutti i miei strumenti d’espressione, i quali, finalmente riuniti insieme, rappresenteranno completamente la mia Idea.
Al presente, questi strumenti sono di tal natura, che per esprimere la mia idea si richiede un numero quasi infinito di parole. Ma quando io avrò completamente esternato la mia Idea, cioè avrò perfezionato i miei molti strumenti d’espressione, allora la mia Idea splenderà in ogni parola, in una sola Parola, irradiante la sublime intelligenza del mio intento.
Allora le lingue si saranno mescolate e fuse in un solo linguaggio, tutte le parole in una Parola, tutta la carne sarà divenuta Una carne. Allora la mia Idea, avendo possibilità di venire espressa da quelle perfette parole, splenderà attraverso i suoi strumenti di espressione, attraverso le personalità, i corpi, le menti, gli intelletti, e la Parola sarà divenuta carne, cioè sarà carne.
Il che significa, che tutte le parole per mezzo del potere rigenerante della mia Idea, avranno evoluto attraverso la carne, trasmutandola, spiritualizzandola e rendendola così pura e trasparente, che la personalità non avrà più in sé nulla di terreno, che possa impedirne l’espressione impersonale; quindi il mio Intento potrà irradiare perfettamente e divenire del tutto manifesto, amalgamando così di nuovo tutte le parole e tutta la carne in Una Parola.
Questo è il piano e lo scopo della mia Creazione e di tutte le cose manifeste.